Halal

La Certificazione HALAL: nuove opportunità di mercato

Il progetto JESMED, che intende adoperarsi per la valorizzazione di una carne tipica tunisina proveniente da una razza unica come la Noire di Thibar, ha tra le sue azioni la divulgazione della certificazione HALAL per un target tutto siciliano di macellai e servizi veterinari in Sicilia. Uno scambio da e verso la Tunisia per capire al meglio gli sviluppi della tecnica di certificazione e per una divulgazione su cosa tale iter comporti sui prodotti alimentari. Un’opportunità informativa e formativa sulla tecnica di macellazione HALAL e sui processi relativi alla creazione di etichette ad hoc. Momenti di condivisione che daranno la possibilità alle aziende di riferimento, di volgere lo sguardo su un mercato già esistente sul territorio siciliano, costituito dalle comunità mussulmane e non solo sull’export.

La nostra società sta diventando sempre più multietnica, ed in quanto tale è necessario comprendere il ruolo che la religione per alcune etnie svolge nelle scelte di acquisto, tra le quali quelle alimentari sono tra le più importanti. Studi hanno dimostrato come i consumatori prendano in considerazione alimenti nuovi solo se questi non contraddicono le loro idee sacre.[1] Il cibo come è ben noto ha una propria connotazione sociale, relazionale, simbolica e proprio per questo rappresenta il primo veicolo di una cultura. Per quanto concerne questi target di acquirenti chi si occupa di marketing e di vendita deve avere ben chiaro che per gli islamici il cibo è contenuto all’interno dell’accezione halal (consentito) e haram (proibito)[2]. Per essere certificati halal, gli alimenti non devono essere stati contaminati da sostanze haram (proibite, cioè carne di maiale e derivati, alcol e sostanze inebrianti) durante la loro preparazione, la loro produzione, la loro trasformazione e il loro confezionamento.

Chi vuole guardare da una di posizionamento, vendita, comunicazione e quindi secondo le leve del marketing, la leva del prodotto, per questi target di consumatori, è halal. Il consumo di prodotti halal cresce anche tra i consumatori non islamici per aspetti legati alla domanda di prodotti sicuri, igienici e di alimenti ottenuti con procedure rispettose del benessere e dei diritti degli animali e all’ambiente. Il cibo Halal (preparato in modo conforme alla legge islamica) è un business importante.

Per le aziende del territorio siciliano potrà rappresentare una grande opportunità economica, anche se a oggi non esistono dati condivisi sul peso economico reale del mercato Halal in Italia. In Italia le aziende che hanno una certificazione halal, presentano una certa propensione all’export poiché hanno intravisto nella certificazione halal un plus valore per consolidarsi sui mercati esteri e aggredirne di nuovi. Oggi però tale certificazione è un’opportunità, allo stesso tempo, per rafforzare la propria posizione sul mercato interno intercettando la crescente domanda di prodotti certificati da parte della comunità islamica nazionale e la domanda da parte di consumatori che seguono nuovi trend di consumo per una propria appartenenza ideologica. Il moltiplicarsi delle certificazioni halal in Italia è un segnale dell’importanza di queste nuove prospettive di mercato, e con JESMED i partner italiani e tunisini vogliono spingere e promuovere nuove opportunità commerciali.

[1] Yun, Z., Verma, S., Pysarchik,  D.T.,  Yu,  J.  &  Chowdhury,  S.  (2008),  “Cultural  influences  on new  product  adoption  of  affluent  consumers  in  India”,  The  International  Review  of Retail, Distribution & Consumer Research, Vol. 18 No. 2, pp. 203-220 

[2] Influences of Islamic culture in marketing and the role of Halal certification F Baldassarre, R Campo Proceedings of IFKAD 2015 Conference, 1827-1836

—–

CoRFiLaC: Consorzio per la Ricerca nel Settore della Filiera Lattiero-Casearia e dell’Agroalimentare
Ragusa
0932-660459/411
pasta@corfilac.it
www.corfilac.it

No Comments

Sorry, the comment form is closed at this time.